I PRODOTTI




ALOE

Nella cultura e nella cucina tradizionale del Sud America, l’aloe è utilizzata non solo per le sue proprietà curative, ma anche come ingrediente alimentare versatile. Le foglie di aloe vengono spesso utilizzate per estrarre il gel trasparente che è ricco di sostanze nutrienti e benefiche per la salute. In molte regioni del Sud America, il gel di aloe viene consumato come parte integrante di bevande dissetanti e rinfrescanti. Oltre alle bevande, l’aloe è anche integrata in varie ricette culinarie. Il gel di aloe può essere aggiunto a insalate, frullati o piatti a base di pesce per aggiungere un tocco di freschezza e un sapore unico.





PARRUCCHE e CORNROWS

Le treccine africane, conosciute anche come “cornrows” in inglese, hanno radici profonde nella storia e nella cultura dell’Africa antica. Questo stile di acconciatura è stato tramandato di generazione in generazione attraverso le comunità africane, servendo non solo come una forma di espressione artistica, ma anche come un mezzo pratico per gestire e proteggere i capelli.








TAHINI

Il tahini, un ingrediente fondamentale nelle cucine del Medio Oriente e del Mediterraneo, ha una storia ricca e antica che risale a migliaia di anni fa. Originario della regione del Levante, il tahini è ottenuto dalla macinazione di semi di sesamo, coltivati in quest’area da millenni. Nel corso della storia, è stato apprezzato per la sua versatilità e i suoi benefici nutrizionali. Nell’epoca moderna, il tahini continua a essere celebrato per la sua consistenza cremosa e il suo sapore di nocciola. È un ingrediente chiave in piatti tradizionali come l’hummus, il baba ganoush e l’halva, così come in ricette moderne.





KHUBZ

Il pane arabo è un alimento fondamentale nella cucina dei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. Preparato con farina di grano, acqua, lievito e sale. È un pane piatto, spesso cotto in forni a legna o su piastre calde, e si caratterizza per la sua consistenza morbida e la sua crosta sottile. Il pane arabo è comune- mente servito come accompagnamento a una vasta gamma di piatti, come kebab, falafel, hummus e altre specialità mediorientali.






OKRA

Il gombo, anche scritto gombeau o gombault, è una pianta della famiglia delle Malvacee originaria dell’Africa tropicale e coltivata nei paesi caldi. È coltivato sia in zone tropicali che in zone subtropicali. Il frutto di gombo è assai usato nella cucina tradizionale del Centro e Sud America, dell’India e dell’Africa. È anche presente nella cucina caraibica come ad esempio in quella cubana (quimbombò). Nel sud degli Stati Uniti d’America il gombo è molto conosciuto con il nome di okra ed è apprezzato particolarmente impanato e fritto in piccoli pezzi, tanto che la ricetta nota come fried okra è considerata un simbolo della cucina degli stati meridionali dell’unione.




MANEKI NEKO

Il gattino portafortuna, noto anche come “waving cat” in inglese, ha radici antiche e affascinanti nella cultura asiatica. La leggenda narra di un vecchio tempio giapponese dove un gatto, grazie al suo gesto di saluto con una zampa alzata, avrebbe attirato l’attenzione di un viandante, salvandolo da un incidente imminente.
In segno di gratitudine, il viandante avrebbe fatto prosperare il tempio, portando fortuna e prosperità. Da allora, il gesto del gattino che saluta con la zampa alzata è diventato un simbolo di buon auspicio e successo.





FOCACCIA

La focaccia è una specialità della cucina genovese di antiche origini. La si può consumare già a colazione, come “rompi digiuno” nella mattinata o come aperitivo-antipasto. È tradizionalmente accompagnata con un piccolo bicchiere di vino bianco. A Genova è inoltre abitudine più o meno frequente inzuppare la focaccia (anche quella con le cipolle) nel cappuccino o nel latte.








KEBAP

Il kebap, un’iconica prelibatezza culinaria dell’Asia occidentale e dell’Europa orientale, ha una storia che risale a secoli fa. Originario delle regioni dell’attuale Turchia, l’Iran e il Medio Oriente, il kebap ha radici profonde nelle tradizioni culinarie di queste culture antiche. Il termine “kebap” deriva dall’antica lingua turca “kebap” o “kebabi”, che significa “carne arrostita”. La pratica di cuocere la carne su spiedi su fuochi aperti è stata una tecnica di cottura comune tra le tribù nomadi dell’Asia occidentale. La carne, solitamente di agnello, manzo o pollo, viene marinata in una miscela di spezie aromatiche prima di essere infilzata e cotta lentamente.




SATALA

Il bollitore di plastica riciclata detto anche teiera di plastica bicolore: in wolof è chiamato “satala”. Si utilizza per le abluzioni prima della preghiera. Oggetto comune ed essenziale che si trova praticamente in tutte le case senegalesi. È realizzato in modo unico: multicolore in plastica fusa, per la maggior parte riciclata. Questo oggetto viene utilizzato sia per le abluzioni prima delle preghiere sia per l’igiene intima.







PARMIGIANO REGGIANO

Il Parmigiano Reggiano è un formaggio a pasta dura DOP della famiglia dei grana, prodotto con latte vaccino crudo, parzialmente scremato per affioramento, senza l’aggiunta di additivi. La zona di produzione comprende le provincie di Reggio Emilia, Modena, Parma e Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova a destra del Po. Le origini risalgono al XII secolo e la sua nascita è collocata nell’area delle abbazie benedettine e cistercensi situate fra Reggio Emilia e Parma. Attorno al XIII-XIV secolo il Parmigiano Reggiano aveva raggiunto caratteristiche del tipo mo- derno e quindi le sue origini potrebbero risalire a diversi secoli prima.





WAX FABRICS

Le stoffe africane wax hanno una storia ricca e colorata che risale al XIX secolo, quando icommercianti olandesi introdussero tessuti di cotone stampati nelle colonie dell’Africa occidentale. Con il passare del tempo, i tessuti wax divennero un elemento centrale della moda e della cultura africana, indossati per cerimonie, eventi sociali e come espressione di identità culturale. Le stoffe wax hanno acquisito un significato simbolico e sono diventate un mezzo per comunicare storie, tradizioni e valori culturali.






COLLANT

I collant da donna hanno una storia che risale al Rinascimento, quando furono introdotti come una forma di calze per le donne. Inizialmente, erano realizzati con materiali come la seta e il cotone, e venivano utilizzati principalmente dalle donne dell’alta società per coprire le gambe e fornire calore. Tuttavia, è nel XX secolo che hanno subito una trasformazione significativa. Con l’avvento di nuove tecnologie tessili e materiali sintetici come il nylon, i collant divennero più economici da produrre e più accessibili per le donne di tutte le classi sociali. Negli anni ‘60, divennero un’icona della moda femminile, indossati da celebrità e donne di tutto il mondo.




TAJINE

La tajine ha radici antiche nelle tradizioni culinarie berbere, arabe e mediterranee, ed è stata tramandata di generazione in generazione come simbolo di convivialità e ospitalità. Utilizzando ingredienti locali come carne, pollame, pesce, verdure e spezie aromatiche, la tajine offre una varietà infinita di gusti e profumi.








CARCIOFO

La parola italiana carciofo, insieme alle altre varianti dialettali e non, è una derivazione della diffusione nel Mediterraneo dell’arabo Kuršūf. Nelle lingue e nei dialetti del Nord Italia solitamente viene chiamato “articioc- co” o “articioc” (”articiocca” in genovese), termine simile ad altre lingue europee continentali: in francese è artichaut, in inglese artichoke.
Nel meridione d’Italia le varianti conosciute si diffondono invece a partire dall’arcaismo siciliano che ci dà oggi “carciòffula/carcòcciula/cacòcciula”, così come derivato dal siculo-arabo parlato in Sicilia fino all’XI secolo e dal quale anche deriva il maltese “qaqoċċa”.




AMPALAYA

Ampalaya, è una pianta rampicante tropicale e subtropicale della famiglia delle Cucurbitaceae, particolarmente diffusa in Asia e in Africa per i suoi frutti e le foglie, che sono commestibili. Il frutto, conosciuto in italiano come zucca amara, è un ingrediente largamente utilizzato in gastronomia in diverse cucine asiatiche. In ogni Paese è stato chiamato con un nome diverso e viene cucinato con un’ampia varietà di ricette differenti. La zucca amara è diventata famosa in tutto il mondo soprattutto per le sue proprietà benefiche.






BABUSH

Le babush sono un tipo di calzatura tradizionale che ha una lunga storia e radici profonde nella cultura nordafricana e medio-orientale. Originariamente indossate dagli abitanti del deserto come un tipo di pantofole leggere e comode, sono caratterizzate da una forma distintiva, con una punta ricurva e un tallone aperto, spesso realizzate in pelle morbida e flessibile. Questo design consente una facile calzata e rimozione delle scarpe, rendendole ideali per l’ambiente desertico e per uno stile di vita nomade.


 

Fotografie di Anna Positano e Gaia Cambiaggi
©Studio Campo




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